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7 consigli per gestire lo stress e l’ansia lavorativa

Ultimamente, durante le sessioni di Coaching stress e ansia sono tematiche che emergono sempre più spesso, soprattutto legate al mondo del lavoro.

In questa articolo scoprirai cos’è lo stress, cos’è l’ansia, che correlazione c’è tra i due e quali strategie ti possono aiutare a gestire queste sensazioni ed emozioni.

Stress lavorativo, che cos’è?

Lo stress è una risposta risposta fisiologica del corpo ad una situazione percepita come minacciosa o sfidante. Esistono due tipi di stress:

Eustress, o stress positivo: è una risposta ad una situazione che percepisci come una sfida, ma che ritieni di riuscire ad affrontare con successo. Quando, ad esempio, a lavoro ti danno un compito sfidante, che ti motiva particolarmente a raggiungere l’obiettivo provi e senti questo tipo di stress.

Distress o stress negativo: è una risposta ad una situazione che percepisci come minacciosa o che pensi di non essere in grado di affrontare con successo. Quando, ad esempio, ti trovi davanti all’ennesima urgenza della giornata, che poteva essere evitata.

Oggigiorno, purtroppo, lo stress risulta essere una risposta che emerge fin troppo spesso, nelle circostanze lavorative, proprio perché troppo spesso si prova una forte pressione che deriva proprio dal proprio lavoro. Ed anche, l’eustress che è considerato positivamente, può, se protratto nel lungo periodo portare ad effetti negativi nella tua salute.

I motivi sono molti ed alcune volte sono soggettivi. Alcuni possono essere: il grande carico di lavoro, le scadenze da rispettare, il clima lavorativo, e relazioni con i colleghi e i superiori, la mancanza di controllo sul lavoro, la mancanza di supporto e risorse, l’incertezza riguardo al lavoro e la sicurezza del posto di lavoro.

Ansia lavorativa, che cos’è?

L’ansia a differenza dello stress, è un’emozione che provi quando sei alle prese con una situazione che percepisci come minacciosa, caratterizzata da possibili pericoli futuri ed incertezza del risultato. Ha quindi l’obiettivo di far proteggere la persona dall’emozione che ritiene minacciosa.

Questa sensazione di incertezza è complicata da gestire per il nostro cervello, perchè il nostro cervello ha la necessità di avere informazioni certe e non sopporta l’incertezza.

Questa sensazione di instabilità provoca una grande dispendio di energie e può anche provocare stress.

7 consigli per diminuire lo stress e l’ansia

Ora che ti è chiaro cos’è lo stress, e cos’è l’ansia ecco 7 consigli che puoi applicare subito che ti aiuteranno a gestire questa situazione:

Diventa consapevole

Ora che hai capito cos’è lo stress e cos’è l’ansia è fondamentale che tu ne prenda consapevolezza, perché solo in questo modo potrai agire attivamente nella tua vita e decidere di cambiare la situazione, ovvero mettere in campo tutte quelle strategie che ti permetteranno di stare meglio.

Puoi diventarne consapevole capendo se attualmente nella tua vita sono presenti queste sensazioni:

    • stanchezza;
    • perdita di motivazione
    • irritabilità
    • incapacità e difficoltà a concentrarti
    • dolore muscolare o di testa
    • problemi del sonno

Identifica le cause dello stress e dell’ansia

Ora che hai definito se sei effettivamente stressato, individua le cause specifiche e le dinamiche che ti portano allo stress. Queste cause possono essere soggettive e possono dipendere dal tuo carattere e dal tuo modo d’essere.

Un modo ideale per diventare consapevole delle cause è tenere un diario della tua giornata e capire, per ogni azione e situazione cosa ti ha stressato o ti ha provocato quella sensazione d’ansia.

Ad esempio: il tuo capo ti ha scritto una mail, ed hai sentito quella sensazione di ansia o stress… Qual’è stato il motivo? Il fatto che lavori che hai tante attività da fare e non riesci a prenderti in capo anche questa? il fatto che non sai se hai abbastanza competenze per portare a termine il compito? cos’altro. Prendine consapevolezze.

Una volta presa consapevolezza del motivo alla base, potrai decidere quale azione è più importante che tu faccia per modificare la situazione.

Fai esercizio fisico

Quante volte hai sentito dire che fare esercizio fisico è importante? L’attività fisica è fondamentale perchè rilascia una serie di sostanza neurochimiche che fanno bene al tuo cervello, tra cui dopamina, serotonina, noradrenalina ed endorfine che migliorano l’umore e ti permettono di aumentare gli stati d’animo positivi e diminuire quelli negativi.

Nel momento in cui il tuo livello di stress o di ansia aumenta, prenditi un momento per fare due passi, o sei sei a casa, ascolta una canzone e balla!

Cerca di integrare anche l’esercizio fisico nella tua routine giornaliera, vedrai che miglioramenti!

Respira a pratica la mindfulness

Un’altra cosa che puoi fare è respirare. Il respiro ha la capacità di farti calmare immediatamente. Questo accade perché respirare profondamente attiva il sistema nervoso parasimpatico che si occupa di mantenere il corpo in uno stato di equilibrio fisiologico adeguato.

Pianifica le tue attività

Ne abbiamo già parlato su questo articolo che parla di panificazione, la pianificazione ti aiuta a combattere ansia e stress, proprio perchè il tuo cervello saprà esattamente cosa fare in ogni determinato momento. Quindi pianifica al meglio i tuoi progetti, il tuo tempo e le tue attività e lascia alla tecnologia tenere traccia di tutte le cose che devi fare.

Mantieni equilibrio tra vita privata e lavoro

Soprattutto dopo il lockdown, e con l’avvento dello smartworking è fondamentale trovare il giusto equilibrio tra vita personale e lavorativa. Impegnati quindi a trovare il tempo per te, nonostante il lavoro prenda molto tempo durante le tue giornate. Come? Identifica dei chiari confini tra vita e lavoro e identifica quelle attività che ti fanno star bene che riguardano la tua sfera professionale.

Comunica come ti senti e chiedi supporto

Comunica alle persone attorno a te cosa sta succedendo e come ti senti. Magari al tuo capo, ad una collega o ad un coach. Se per esempio sei stressato perché hai tante attività da fare e non sai da cosa iniziare chiedilo direttamente al tuo referente. Ti aiuterà a comprendere meglio le dinamiche attorno a te e sentirti un po più leggero, grazie ad il confronto.

Nel caso il tuo livelli di ansia e stress siano elevanti valuta la possibilità di rivolgerti ad un professionista, psicologo o coach a seconda di quello che secondo te potrebbe maggiormente aiutarti.

Conclusioni

Ora che sei arrivato fino a qui hai delle chiare indicazioni su come sconfiggere stress ed ansia dalla tua routine lavorativa. Siamo in una società sempre più ricca di stimoli ed è gli alti livelli di ansia e di stress, stanno purtroppo diventando la normalità, proprio per questo è fondamentale trovare le proprie strategie combatterle.

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    Ultimamente, durante le sessioni di Coaching stress e ansia sono tematiche che emergono sempre più spesso, soprattutto legate al mondo...

    OKR e lavoro per obiettivi nella tua attività

    OKR sta per Objectives Key Result, arrivano direttamente dalla Silicon Valley e sono uno degli strumenti di organizzazione più conosciuti ed utilizzati in questo momento.

    La sigla OKR sta per Objectives Key Result e sono definiti da John Doerr come “Una metodologia di management che contribuisce a far si che gli sforzi di tutta l’azienda siano focalizzati sugli elementi importanti”.

    Il padre fondatore degli OKR è stato Andy Grove, co-fondatore di Intel Corporation. Sono stati poi utilizzati in aziende come Google, Spotify, LinkedIN per raggiungere gli obiettivi di lungo periodo, fondamentali per la crescita dell’azienda

    OKR: lo strumento ottimale per la tua organizzazione aziendale

    Gli OKR sono lo strumento adatto per raggiungere i tuoi obiettivi, per tenere alta la motivazione del tuo team e di conseguenza aumentare la crescita aziendale.

    Gli OKR, se chiaramente definiti, sono in grado di creare un allineamento tra gli obiettivi aziendali, del team e personali. Favorendo il raggiungimento di ciò che sembra all’inizio lontano e magari irrealizzabile.

    In questo periodo più che mai, è necessario riuscire a coinvolgere al massimo le persone all’interno dell’azienda. Inoltre, con la diffusione dello smart working (a cui i dipendenti non sono più disponibili a rinunciare) è necessario trovare la modalità che permetta di lavorare e raggiungere gli obiettivi aziendali, senza star forzatamente nel luogo di lavoro. Abbandonare la logica del controllo e andare verso il lavoro per obiettivi, è fondamentale per ogni organizzazione.

    Il lavoro per obiettivi, infatti, è in grado di creare il coinvolgimento necessario per la crescita aziendale e, nello stesso momento, fornire una costante chiarezza su dove si sta andando e sul relativo perché.

    Cos’è un OKR e come funziona?

    Ecco come puoi definire gli OKR all’interno della tua organizzazione e come puoi sfruttarli al massimo per rendere il lavoro per obiettivi uno strumento vincente la tua attività.

    Prima fase: definisci l’Obiettivo

    L’abbiamo già detto molte volte: è importante che tu abbia molta chiarezza su quello che per te è importante raggiungere.

    Nel caso non fosse per te così chiaro, prenditi qualche momento per fare chiarezza e definire al meglio il tuo obiettivo e rispondi a queste domande:

      • Che cosa vuoi raggiungere?
      • Dove vuoi arrivare?
      • Quando vuoi raggiungere questo risultato?

    Gli obiettivi che definirai in questa fase avranno probabilmente una scadenza di lungo periodo, ad esempio un anno.

    Seconda fase: definisci i risultati chiave

    A questo punto definisci quali sono i risultati chiave che ti consentiranno il raggiungere il tuo obiettivo.

      • quali sono i risultati che dovrai necessariamente raggiungere e che ti permetteranno di realizzare il tuo obiettivo?

    I risultati chiave monitorano il come intendi raggiungere il tuo obiettivo. Questi devono essere per forza misurabili e verificabili e nel mondo OKR, sono spesso verificati al termine di un trimestre.

    I risultati chiave possono cambiare a seconda dell’evoluzione della situazione e dovranno essere quindi flessibili.

     

    La cosa fondamentale è che portino alla realizzazione dell’obiettivo. Nel caso questo non succedesse, l’OKR probabilmente è stato errato in partenza.

     

    Terza fase: pianificazione

    Ora che hai definito i tuoi OKR è necessario pianificare le attività che dovrai svolgere e che ti consentiranno di realizzare i tuoi risultati chiave e di conseguenza i tuoi obiettivi.

    Entra nel dettaglio e definisci concretamente cosa è necessario che tu faccia per realizzare gli OKR ed entro quando.

    Ricordati di pianificare sulla sulla base del tempo che hai a disposizione e di tenere conto gli OKR degli altri team coinvolti sul progetto.

    Quarta fase: monitoraggio

    Il monitoraggio è fondamentale nella realizzazione del progetto, questo consente infatti di sviluppare eventuali aggiustamenti di rotta (nel caso in cui sia necessario) e di conseguenza sarai sempre sicuro di essere nella strada giusta per la realizzazione dell’obiettivo.

    OKR, PERSONE ed ORGANIZZAZIONE

    Gli OKR sono uno strumento utile per migliorare il clima aziendale perché consentono a tutta l’azienda di essere focalizzati sugli stessi obiettivi. Principalmente per i seguenti motivi:

    Gli OKR sono trasparenti

    Gli OKR sono trasparenti e possono essere facilmente monitorati e tracciati.

    Tutte le persone all’interno della stessa organizzazione possono vedere gli obiettivi del Management (Amministratore Delegato compreso) e colleghi. Ma non solo, se necessario c’è la possibilità di far emergere eventuali problemi nel processo o di aiutare eventuali colleghi con problemi nell’esecuzione. Essendo questi stabiliti e discussi pubblicamente, ogni persona avrà sempre chiaro il progresso verso gli obiettivi e cosa deve essere fatto per raggiungerli.

    Questo permette di sentirsi parte di qualcosa di più grande, migliorando il coinvolgimento ed è uno stimolo per allineare i proprio obiettivi quelli dei colleghi e dell’azienda.

    Gli OKR aumentano la motivazione

    Proprio per come sono costruiti, tutte le persone che fanno parte dell’azienda si sentiranno altamente motivati a raggiungere l’obiettivo. La motivazione che spingerà le persone ad agire sarà la motivazione intrinseca, ovvero quella più potente, generata internamente e non legata ad eventuali ricompense.

    Certo perchè la motivazione sia alta ci sono alcune accortezze da seguire, ad esempio:

      • gli OKR devono essere definiti anche dal basso, quindi il team, con l’aiuto del management, deve definire in modo quasi autonomo almeno metà di questi;
      • tutte le persone all’interno dell’organizzazione avranno i propri OKR e questi saranno allineati con gli OKR di team, ai progetti generali ed alla mission dell’azienda.
      • gli OKR non devono essere legati ai bonus aziendali, e che quindi non siano considerati come MBO. Infatti questi potrebbero far sviluppare una motivazione legata allo status o al premio, invece che sviluppare una motivazione intrinseca, proprio come spiegato all’interno di quest’articolo.

    Sei arrivato fino qui, hai le basi per creare i tuoi OKR all’interno della tua azienda.

    Ricordati però che gli OKR, sono solo uno strumento per raggiungere i tuoi risultati e devono essere integrati a una forte Leadership, una cultura creativa ed una grande perché, necessario per comprendere il motivo e cosa spinge a voler raggiungere l’obiettivo.

     

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      La Delega: la chiave per la tua crescita professionale

      In questo articolo esploreremo cos’è la delega e come può aiutarti a fare un grande passo avanti nello sviluppo di te stesso e del tuo business.

      Alcune volte, delegare può essere difficile. Richiede infatti fiducia negli altri e la capacità di abbandonare il bisogno di controllo. Con una giusto approccio, però, il processo di delega diventerà molto più semplice.

      Vediamo come.

      Che cos’è la delega?

      La parola “Delegare” deriva dal latino e significa “mandare con un incarico”.

      Delegare significa quindi responsabilizzare qualcuno nello svolgimento di alcune delle tue attività.

      La delega è una delle tecniche utilizzate nella gestione del tempo: delegando le tua attività avrai la possibilità di avere più tempo da dedicare a quelle attività che necessitano della tua diretta attenzione.

      La delega efficace è alla base di organizzazioni e strutture funzionanti, anzi è definito da Stephen R. Covey come il miglior indice di un’ efficace gestione in quanto è fondamentale per la crescita personale ed organizzativa.

      Per delegare efficacemente è necessario:

      • una buona comunicazione,
      • una chiara definizione degli obiettivi e delle responsabilità,
      • una buona capacità di monitorare e valutare le prestazioni delle persone alle quali si è delegato

      Inoltre, quando si parla di delega si parla anche di fiducia.

      Fiducia che la persona che deciderai di delegare possa o sappia svolgere le attività, meglio o comunque come le faresti tu.

      Come vedi, le variabili in gioco sono molte ed è per questo che è necessario strutturare il processo di delega al meglio. Solo così potrai essere sicuro che i risultati che raggiungerai saranno quelli di cui hai realmente bisogno.

      Perché è importante delegare?

      La delega efficace è alla base della crescita e della realizzazione del proprio business, proprio perché ti consente di avere più tempo per fare quello che per te è importante.

      Se sei un libero professionista o un imprenditore sei tu l’unica persona che può trovare la modalità giusta per espandere il tuo business o magari passare più tempo con la tua famiglia.

      Questo significa che hai bisogno di delegare alcune attività importanti ai tuoi collaboratori o ad alcuni professionisti esterni.

      Questo ti consentirà non solo di avere più tempo a disposizione, ma anche di far crescere la tua organizzazione in quanto riuscirai, tramite la delega, a responsabilizzare le persone che lavorano per te, dando loro un alta motivazione ed un grande senso di appartenenza.

      5 passi per delegare efficacemente le tue attività?

      Ecco come puoi impostare efficacemente il tuo sistema di delega per essere sicuro di raggiungere i tuoi risultati.

      Fai chiarezza su cosa vuoi raggiungere e sul motivo per cui lo stai facendo:

      Purtroppo questa è una cosa che spesso passa in secondo piano e che determina anche il motivo del fallimento del sistema di delega. Ci aspettiamo che l’altra persona svolga al meglio un’attività che però non è chiara nemmeno a noi. Quindi prenditi il tuo tempo e stabilisci con esattezza il tuo obiettivo. Se necessario il business Coaching, può aiutarti a definire al meglio i tuoi obiettivi.

      Individua la persona che vuoi coinvolgere nel processo di delega e spiegale il motivo:

      In questo modo riuscirai a motivarla e quindi a coinvolgerla attivamente nella realizzazione del tuo obiettivo. Molto probabilmente la tua scelta verso una determinata persona (collaboratore o professionista) è stata influenzata dalle sue capacità e competenze o perché magari credi sia giusto coinvolgerlo in un percorso di crescita: non c’è alcun motivo per cui tenere queste informazioni solo per te.

      Spiega il tuo obiettivo: cosa speri di ottenere delegando le attività ad una persona:

      Ora è giunto il momento di condividere con il delegato quale obiettivo per te è importante raggiungere. Entra nei dettagli. Dai più informazioni possibili circa quello che vuoi raggiungere e le modalità. Hai già individuato un piano d’azione? Comunicaglielo. Hai delle aspettative. Non esitare a condividerle.

      Ricordati: per responsabilizzare una persona è necessario investire del tempo.

      Parlo di investimento e non di perdere tempo, in quanto nel lungo periodo il tempo che avrai investito nel formare una persona, sarà tempo che tu potrai guadagnare e potrai dedicare a qualsiasi cosa che per te è importante.

      Stabilisci con chiarezza il responsabile del processo

      Stai delegando le attività ad un team? Ricordati di definire chi è il responsabile del processo.

      Questo ti aiuterà a monitorare lo stato delle attività grazie ad una migliore comunicazione e ti permetterà di aumentare la probabilità che il compito venga realizzato nel migliore dei modi.

      Il responsabile del processo avrà la piena responsabilità delle attività, e dovrà ingegnarsi per trovare il modo per raggiungere i risultati desiderati. Se necessario, ovviamente chiedendo anche il tuo supporto.

      Definire entro quando è necessario svolgere l’attività.

      Per concludere stabilisci chiaramente entro quando vuoi che il compito venga svolto per non dare addito a fraintendimenti. Ricordati che la valutazione della scadenza deve essere verosimile, e potrebbe prevedere anche dei momenti di confronto con il delegato per essere sicuro che tutto stia procedendo per il meglio e senza intoppi.

      Come e quando monitorare il processo di delega?

      Il monitoraggio viene svolto in quasi tutte le fasi del processo ed è fondamentale in quanto aumenta la possibilità che il lavoro svolto sia coerente con l’obiettivo precedentemente identificato. Non solo, il monitoraggio consente anche di:

      • correggere o modificare le attività sulla base dello stato di avanzamento dei lavori;
      • aiuta il delegato a migliorare le proprie performance ed a crescere professionalmente fornendo l’ opportunità di imparare e sviluppare nuove competenze. Inoltre, il continuo confronto tiene alta la motivazione personale.

      Arrivati a questo punto, sei pronto per delegare la tue attività e per far crescere la tua attività.

      Come dicevamo delegare all’inizio potrebbe risultare una sfida: dovrai aver fiducia nei tuoi collaboratori e saper pianificare al meglio le tue attività, questo ti consentirà però di raggiungere i tuoi obiettivi e realizzare i tuoi sogni. .

      Hai bisogno di un supporto nell’identificare i tuoi obiettivi, nelle attività di pianificazione o di una persona di fiducia a cui delegare alcune attività?

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        Buoni propositi per l’anno nuovo

        Siamo entrati nel nuovo anno e, se non l’hai già fatto, è il momento di definire i tuoi buoni propositi.

        Proposito significa “ciò che è posto avanti” ed è proprio questo il momento adatto per fermarsi e pensare a quello che è per noi importante raggiungere nell’anno che verrà.

        Eccoci qui quindi a parlare di come iniziare l’anno al meglio e di come fare in modo che i tuoi buoni propositi diventino dei veri e propri obiettivi in grado di guidarti per i prossimi 12 mesi.

        Come definire i tuoi buoni propositi?

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        Definire i buoni propositi è un po’ come definire la rotta per l’anno nuovo. Per fare questo è importante anche prendere il tempo per pensare a cosa è già stato raggiunto nell’anno passato.

        Capire dove sei arrivato è il primo passo per capire dove vuoi andare. In questo modo puoi decidere se la strada che hai preso è quella corretta, o se, per il tipo di persona che sei diventata, o per il tipo di vita che stai vivendo è necessario fare qualche aggiustamento sul percorso.

        Per comprendere a che punto sei arrivato, focalizzati nell’individuare non solo i traguardi che hai raggiunto, ma soprattutto tutto ciò che hai appreso.

        La modalità migliore per crescere infatti non è quella di soffermarti su cosa hai o non hai realizzato, ma capire il reale motivo per il quale hai raggiunto o non hai raggiunto qualcosa che per te era importante.

        Potresti farti ad esempio qualche domanda come:

        • Quali motivi mi hanno portato a raggiungere o a non raggiungere quell’obiettivo?
        • Era davvero per me così importante raggiungere quell’obiettivo?
        • Quale tipo di persona sono stata durante quest’anno?

        4 step per definire i buoni propositi per l’anno nuovo.

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        A questo punto, sei pronto per definire i tuoi buoni propositi per il nuovo anno. E perché no, potresti far diventare la definizione dei tuoi buoni propositi un rituale annuale, un momento di riflessione personale, che ti permetterà di diventare consapevole di quanti passi in avanti stai compiendo nella tua vita.

        Ecco i 4 step che ho individuato per iniziare al meglio questo anno:

        • definisci cosa devi lasciar andare di te per diventare quel tipo di persona che raggiunge ciò che ti sei prefissato;
        • dopo aver identificato ciò che per te è importante realizzare, definisci come dovresti comportarti per raggiungere i tuoi risultati (ad es. per allenarmi tutti i giorni devo diventare quel tipo di persona che compie quello che dice);
        • prendi la ruota della vita e per ogni area definisci, cosa vorresti raggiungere durante quest’anno;
        • prendi i ruoli che svolgi nella tua vita: (imprenditore, dipendente, partner, genitore, figlio…) e definisci come vorresti comportarti in ogni ruolo.

        Attraverso questo procedimento avrai chiaro, non soltanto cosa vorrai raggiungere, ma anche come lo puoi raggiungere. Soffermandoti quindi non solo sui desideri, ma anche sui comportamenti che è necessario tu adotti per realizzarli.

        Da buoni propositi ad obiettivi

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        Per far diventare i buoni propositi la bussola del tuo nuovo anno è necessario trasformarli in obiettivi, devi quindi essere più specifico possibile su come potrai realizzare una determinata cosa.

        Dovrai inoltre trovare la modalità per misurare ciò che vuoi raggiungere e verificare che per te sia veramente importante raggiungere quella determinata cosa, perché solo così avrai la motivazione necessaria per raggiungere il tuo obiettivo. Ogni proposito dovrà inoltre avere una data di scadenza.

        Il coaching, life o business a seconda del tipo di obiettivi definiti è un ottimo modo per definire e realizzare i propri obiettivi.

        Ecco alcune domande a cui puoi rispondere per trasformare i propositi in obiettivi realizzabili:

        • in questo momento della mia vita, è per me importante realizzare questo proposito?
        • considerata la mia situazione e con le risorse a mia disposizione, è per me realizzabile questa cosa?
        • come saprò di averlo realizzato nello specifico, cosa mi farà dire di aver raggiunto questo proposito?
        • entro quando voglio raggiungere questo proposito?

        Ecco che rispondendo a queste domande i tuoi buoni propositi si saranno trasformati nei tuoi obiettivi, e cioè in qualcosa che dipenderà unicamente da te.

        La realizzazione di questi obiettivi ti renderà felice, e in linea con quello che è lo scopo della tua vita.

        Ora, l’ultima cosa che ti resta da fare è pianificare il tutto, così potrai iniziare già da ora ad integrare nella tua vita tutti i passi che ti porteranno a raggiungere i tuoi sogni.

        Come fare la pianificazione dei tuoi buoni propositi?

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        Di seguito i passi che ti permetteranno di pianificare i tuoi obiettivi ed iniziare subito ad integrali all’interno della tua routine:

        1. scomponi ogni obiettivo che hai scritto in sotto attività, indicando tutte le azioni che devi intraprendere per realizzarlo;
        2. per ogni azione, scrivi quanto ci metterai a compierla ed entro quando la vorrai raggiungere;
        3. inserisci tutte le azioni nel tuo calendario per rendere tutto effettivamente realizzabile.

        Inizia facendo una pianificazione mensile, procedi con quella settimanale e concludi tutto con una pianificazione giornaliera.

        Ricordati, se non ti è chiaro come realizzare una determinata cosa, scrivilo e lasciati il tempo per pensare e per trovare una soluzione.

        Un nuovo inizio ricco di buoni propositi

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        Arrivati a questo punto, sei pronto per iniziare al meglio il tuo anno, con tutte le consapevolezze e gli strumenti necessari per viverlo al meglio e realizzare, passo dopo passo, la vita che vuoi.

        L’inizio di un nuovo anno prevede la chiusura di un ciclo e l’inizio di qualcosa di nuovo.

        Ascoltare le tue speranze ed aspettative e farle diventare consapevolezze che ti permetteranno di realizzare un passo in direzione della vita che vuoi, è un momento speciale e soprattutto un momento di crescita.

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          Siamo entrati nel nuovo anno e, se non l’hai già fatto, è il momento di definire i tuoi buoni propositi....